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Piccoli dubbi grammaticali: maiuscola o minuscola?


Prima una scuola bacchettona,  - nel senso proprio di "dotata di bacchetta" - poi un'educazione piuttosto pomposa e deferente verso le "Grandi Realtà della Vita " , hanno condizionato per lungo tempo tanto il mio modo di vivere e pensare che il mio modo di scrivere, in particolare nell'utilizzo abusato delle MAIUSCOLE, perché, come per l'educazione e la pazienza, "la reverenza non è mai troppa!".

L'anarchia post-adolescenziale ha poi tentato, per mia fortuna,  di rimettere in discussione il tutto, rivoluzionando e relativizzando in forma estrema le regole grammaticali e conferendomi il diritto di poter scrivere come se pensassi - con  naturalezza, ritenevo -  incorrendo però, così,  in un nuovo eccesso e in non so quante licenze  sintattico-grammaticali. Se mi avessero dato il classico cent per ogni maiuscola di troppo, oggi probabilmente potrei acquistare anch'io una mezza dozzina di alberghi in Africa!

L'età adulta, oltre a togliermi ogni certezza sulle mie reali possibilità di investimento , ha collimato in una felice riappropriazione di virgole, parentesi e - tanti, tanti - punti interrogativi che si erano nel frattempo disposti a casaccio per la via. Smesse le certezze giovanili in tempo massimo e, per fortuna, non ancora incorso nelle eccessive titubanze senili, eccomi dunque al meglio delle mie possibilità per tentare di chiarire, in primis a me stesso, cosa dica, esattamente, la Grammatica sulla - talvolta imbarazzante - questione delle lettere maiuscole e minuscole.

Buone notizie ( di cronaca)

ilfattoquotidiano.it
Ho evidenziato un passaggio chiave della didascalia: la buona notizia è quella!
Il destino di un manipolo di avidi truffatori - con saio o meno - interessa poco, tanto più che sono, attualmente, in una condizione di scarsa nocività.

E' un periodo di intense, inusuali e varie letture per me e, tra i libri che si avvicendano tra le mie mani, c'è quello di Pierluigi Nuzzi , Via Crucis,  nel quale si dipana - a mio parere molto bene - tutto il lungo e travagliato cammino della Chiesa verso il rinnovamento.
Rinnovamento che viene a coincidere in gran parte con la riforma della curia e con quegli aspetti della missione cattolica che ben poco hanno a che fare con la cura delle anime: insomma, con la regolarizzazione di tutte quelle strutture che controllano le finanze della Santa sede, in primis lo Ior.

Prima di papa Francesco, esisteva già una Commissione di vigilanza sullo Ior (presieduta, allora,  dal tristo e potentissimo cardinale Bertone), il nuovo papa, però, vuole far quadrare i conti e vuole vederci chiaro.
Esprime quindi la decisione di istituire una nuova commissione, "una commissione speciale per consolidare "- dice con prudenza e delicatezza -  il lavoro della commissione precedente.
Forse è da qui che sono iniziati i problemi di Francesco.

Adesso, che proprio dei Francescani si siano macchiati di questa infamia ... la dice lunga su quanto ancora incerto e arduo sia il già difficile cammino di rinnovamento che sta tanto a cuore al Papa.
Fa ben sperare però il fatto che siano stati i nuovi vertici dell'ordine religioso a sollecitare le indagini.



Modello Cornell - II parte

Questa seconda parte del tutorial vi mostra come creare un modello Cornell da compilare direttamente al computer e da stampare a completamento della stesura degli appunti, volendolo.
Vi sono due alternative: basare il modello sulle tabelle oppure sulle cornici.
In questa II parte considererò il modello sulla base tabellare. Il risultato ottenuto dovrebbe essere simile a quello mostrato nell'immagine:

Le parti essenziali del modello sono costituite da un'intestazione che riposta data, argomento e pagine; una colonna sinistra per parole e concetti chiave; una colonna destra per gli appunti; uno spazio sottostante per integrazioni, sunti e note.
L'intestazione l'ho strutturata tramite una tabella di tre colonne ed una sola riga: la prima cella va compilata a mano, le altre due prevedono, facoltativamente, l'inserimento di campi.

Inserire un Campo
Inserire una tabella e stabilire le dimensioni a proprio piacere. Posizionando il cursore nella seconda cella seguiamo questa sequenza di comandi : Inserisci | Parti rapide | Campo | Categorie : Collegamenti e riferimenti | StyleRef |Titolo 1
Con questa serie di comandi inseriamo nella cella un riferimento allo Stile Titolo1, che è lo stile con il quale formatteremo quelli che potrebbero essere capitoli o sezioni dei nostri appunti.
Lo stesso procedimento va seguito per il numero di pagine nel formato p/pp: Inserisci | Parti rapide| Campo| Categorie: Numerazione| Page
Dopo aver confermato con OK, aggiungere il simbolo / a destra del numero di pagina e ripetete : Inserisci | Parti rapide | Campo | Categorie: Informazioni documento | NumPages

A questo punto possiamo occuparci della tabella centrale del modello.
Inseriamo il titolo dei nostri appunti e formattiamolo con lo stile Titolo 1: vedremo che Word scrive lo stesso titolo nella cella dell'intestazione centrale.
Andando a capo, inseriamo una tabella di tre colonne e stabiliamo le ampiezze a piacere; io ho impostato questi valori per l'ampiezza delle colonne : 4,2| 1,0| 12,4
Per l'altezza della riga non va impostato alcun limite numerico.

Nella prima colonna ho impostato un font in grassetto con dimensioni ridotte rispetto a quelle del testo normale. La nostra tabella sarebbe bella e pronta ma dovremmo stabilire una cosa: se ci convenga lavorare su un'unica tabella o se sia meglio avere a disposizione un modello di quella tabella per poterlo richiamare di volta in volta ex novo. Io mi sono regolato nella prima maniera ma se volete richiamare la tabella base, quella vuota che avete formattato a vostro piacere, basta selezionarla e aggiungerla alla raccolta delle Tabelle veloci: Inserisci | Tabella | Tabelle veloci: salva selezione nella raccolta Tabelle veloci. A questo punto ogni volta che avrete bisogno della vostra tabella pre-formattata potrete richiamarla da questo menu.

Per sunti, integrazioni e note ho utilizzato la funzione di Word nota a piè di pagina.

Dovrebbe essere tutto già utilizzabile: non resta che provare ad inserire i vostri appunti utilizzando il tasto TAB ogni volta che avete necessità di inserire un nuovo concetto chiave.

Quando avrete finito, dovrete solo nascondere i bordi della tabella ed eventualmente stampare i vostri appunti. 

Posso aver dato per scontato alcuni passaggi: chiedete pure chiarimenti se avete bisogno.

Ci sarebbe una terza possibilità per creare un modello Cornell da compilare al computer, più elegante e complessa: prevede l'utilizzo di cornici e macro. Sono abbastanza indeciso se farne un tutorial o meno. Probabilmente sarebbe meglio un video-tutorial. Non so, però!

Buona domenica

Modello Cornell I parte  > II parte > III parte

L'insania

Si dice sempre "non ho parole".
Si intende dire allora che il dolore, la sorpresa, lo sgomento e qualsiasi cosa sia è tale che ammutolisce, fa tacere, zittisce anche i pensieri.

Vorrei trovare invece parole diverse, smentire questo silenzio che presto sarà rabbia, distanza incolmabile e guerra senza pietà. Vorrei dire che "ci sono parole nuove" che aspettano di posarsi sulle nostre labbra, di varcare la soglia dei nostri cuori, di mettersi in viaggio e giungere nei cuori e nelle intelligenze di tutti quegli uomini che, si dice, hanno grandi responsabilità, impensabile potere e, dunque, fanno la storia.

Io, nel dolore che affligge la terra intera e Parigi, cara e amata, ho trovato parole che potremmo imparare a considerare.
Sono parole di pace, quelle che solitamente non si conoscono bene, si pronunciano con disagio.
Sono invece le sole che abbiano senso, oggi!


Modello Cornell - I parte

Il modello Cornell è un costante riferimento nella mia vita. Prima di sapere che avesse questo nome, utilizzavo già modelli simili per i miei appunti, trovandoli, ancora oggi, molto adatti al mio stile di apprendimento in generale.
In queste prossime settimane vorrei mostrarvi come realizzare il modello in Word, tanto nel formato stampabile che in quello, più complesso, elaborabile direttamente al computer.

Vi mostro subito di cosa si tratta

Nella parte sinistra dell'immagine, il modello Cornell strutturato in Word; nella parte destra, lo stesso modello compilato da me.

Sii proprio quella bellezza che sei


Nulla da aggiungere.
Vi auguro un buon inizio di settimana.
All'insegna di quella particolare bellezza che non si esprime per aggettivi ma raccomanda, con un verbo, di essere - solo e sempre -  se stessi.