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L'ultima volta ...

Questo post probabilmente verrà completato in seguito.
Intanto mi sono posto la domanda.

:-D

Immagine dal web. Mie le didascalie.
Le risposte vanno cercate molto oltre le pagine del calendario, non credete?

Felice giornata
;-)

Giorno di festa

Tra la strada di s. Andrea e il vico Melillo

I miei giorni di festa più belli , se posso, amo passarli tra i vicoli del mio paese.
Paese è un  termine oggi improprio se attribuito a quella che ormai è considerata una vera e propria città.  L'anacronismo lessicale però mi è congeniale, riflette la mia intima appartenenza a questo luogo, che non è totale, indiscussa, campanilistica, ampia nel senso geografico. E' invece riservata e ristretta, legata a poche prospettive, a quegli scorci che per me - e forse per me solo - sono importanti e significativi.
Tutto il resto, almeno per quanto mi riguarda, è... città.


Vedi alla voce "Amore"

Il più generico dei sentimenti. Il più esaltato e il più frainteso.
Forte nelle sue implicazioni, fragile e disarmato nella dura battaglia per la vita.

In ogni amore, ci sono almeno due esseri, 
ciascuno dei quali è la grande incognita nelle equazioni dell'altro.

Zygmunt Bauman
(Amore liquido)


Piccolo dizionario delle emozioni

Fonte Web, adattata da me

Conoscevo un vecchio maestro che andava fiero del suo calessino d'altri tempi. Per la maggior parte del'anno la vecchia carretta se ne stava in disuso al di sotto di un pergolato: la tirava fuori da lì all'incirca di questi giorni. Mai capito perché!
Il sopraggiungere dell'autunno sembrava ridestarlo, richiamandolo a qualche interesse sopito, qualche sua vecchia passione. Credo che le ragioni di tale consuetudine fossero altre da quelle puramente meterorologiche, ma non ho mai chiesto nulla a riguardo né desiderato di sapere cose che sconfinassero oltre una nostra tranquilla e marginale conoscenza.

Gli alberi

Foto di Nae Chantaravisoot

 - Cechov, nel 1888, scriveva: " Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l'uno e l'altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici".
Dieci anni dopo a un amico che va a trovarlo in Crimea dice: " Qui ogni albero l'ho piantato io e mi sono cari. Ma ciò che importa non è questo, è il fatto che prima che venissi io qui non c'era che un terreno incolto e fossi pieni di pietrame e cardi selvatici. Ho trasformato quest'angolo perduto in un luogo bello e civile. Lo sa? Fra tre, quattrocento anni, tutta la terra si trasformerà in un bosco fiorito e la vita sarà meravigliosamente leggera e facile". -

Mario Rigoni Stern, Arboreto selvatico

- - -

A me piace condividere e alimentare questo sogno improbabile .
E come sempre, continuo a sperare da pessimista, con una volontà da ottimista.
Per questa ragione segnalo ai  facili eradicatori - purtroppo,ce ne sono in ogni amministrazione sul territorio nazionale - la consultazione del sito conalpa.it : prima di mettere mano alle motoseghe, assicurarsi di aver fatto tutto il possibile per evitare inutili e irrimediabili scempi!

un abbraccio
;-)