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Il colonnello Chabert (per chi NON lo leggerà mai)


Mi ero illuso che per comprendere il pensiero e la fisionomia di Honoré de Balzac (1799-1850) mi sarebbe bastato leggere un paio dei suoi racconti e poco più. Vero è che non ho l'ambizione e la professionalità del critico letterario: sono un semplice lettore e, dunque, certe velleità dovrebbero risultarmi estranee...
Immagino però che sia capitato anche a voi qualche volta di leggere e voler capire.
E' un desiderio che sembra quasi un voler gettare lo sguardo oltre le pagine, indagare oltre le parole.
Purtroppo non è un desiderio sempre risolvibile: il più delle volte bisognerà stare ai fatti, contentarsi delle parole e delle loro fantastiche evocazioni.
A meno che non vi capiti qualcosa del genere...




Il colonnello Chabert


Uno studio di avvocato

" Ancora! Ancora la nostra vecchia palandrana!"
Questa esclamazione era sfuggita a un giovane scrivano, di quelli che negli studi di avvocato vengono abitualmente chiamati "galoppini", mentre addentava un pezzo di pane in un accesso di buon appetito: ne prese poi una mollica per farne una sorta di pallottola che lanciò allegramente dalla finestra a cui era appoggiato. La pallina di pane ben diretta, rimbalzò in aria dopo aver colpito il cappello di uno sconosciuto che stava attraversando il cortile di una casa di rue Vivienne, proprio dove abitava l'avvocato Derville.
"Su, andiamo,Simonnin, lasciate in pace il prossimo se non volete che vi metta alla porta. Un cliente, anche quando è povero, è pur sempre un essere umano, diavolo!", lo redarguì lo scrivano capo interrompendo il conteggio di una nota-spese.
Il galoppino è in generale un ragazzotto di tredici o quattordici anni, proprio come Simonnin, che, negli studi legali è agli ordini diretti dello scrivano capo delle cui commissioni personali e delle cui letterine amorose deve occuparsi anche quando va a recapitare le notifiche degli uscieri o i ricorsi ai tribunali. Se per carattere ricorda molto i monelli parigini, per le mansioni che deve svolgere fa parte del mondo del Cavillo. "

- Il colonnello Chabert -
(Honoré de Balzac)

- - -

Coach Carter


Ho una certezza. Ed  è questa : le sconfitte si fermano qui!
A partire da oggi giocherete da vincenti, agirete da vincenti e, soprattutto, voi sarete vincenti!
E ..., signori, vincere qui dentro è la chiave per vincere là fuori!
- Coach Carter (presentandosi) - 

Ricordatevi, anche se meritate la vittoria non ci sarà nessuno che ve la regalerà. A volte dovete prendervi quello che è vostro!
- Coach Carter ( tipica esortazione) -

Qual'è la tua paura più profonda, signor Cruz?
Di non essere all'altezza...
Arrenditi signor Cruz! Va' a casa!
- Coach Carter (tipico 'incoraggiamento')

Quattro mesi fa, quando ho accettato l'incarico, avevo un piano...
Quel piano è fallito.
Ero venuto ad allenare dei giocatori di basket ma poi ... siete diventati studenti.
Ero venuto ad insegnare a dei ragazzi ... e siete diventati uomini...
- Coach Carter (le cose non vanno mai come uno crede che debbano andare) -

La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati. La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura. E' la nostra luce, non la nostra oscurità, che più ci spaventa.
Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo. Non c'è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi così che le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c'è dentro di noi. Non è solo in alcuni di noi: è in tutti noi. 
Se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente, diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Appena ci liberiamo dalla nostra paura, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.
- Timo Cruz - 

- - -

buona domenica

:-)

Glory Road, vincere cambia tutto


E' un po' come quando si dice che la storia la scrivono i vincitori: puoi pensare il meglio che puoi  ma se poi  soccombi ,tutto il tuo nobile pensare resta lettera morta! Nella vita, ce lo insegnano anche attraverso il Basket  spettacolarizzato ( ma anche attraverso la cinematografia del Golf, del Kung- fu, della Boxe...) : il senso è sempre quello. Per cambiare il mondo, per scolpire nella mentalità della gente concetti e nuove aperture devi vincere. Se perdi non scalfisci niente, non scrivi niente, non rappresenti niente.
Mettiamola così, per semplificare.
:-)

- - -

Iniziamo male
 Don, accettando l'incarico : Budget per il reclutamento?
Assistente : Ross dice che è stato usato per l'illuminazione

Il pregiudizio
 Ross : Vuole parlare con Bobby Joe Hill? Guardi che con dei negri in squadra non si vince. Saltano, questo è sicuro, ma non hanno carattere, non reggono la pressione, non sono abbastanza intelligenti

Vedo quel che voglio
- Ha intenzione di mettere un nero in quintetto base?
- Sì. Io non vedo colori. Io vedo velocità, vedo tecnica e queste cose tu ce l'hai. Ed è quello che voglio mettere in campo.

Cuore di mamma
- Lui è il signor Haskins. E' venuto fin qui da El Paso, nel Texas. Vuole offrirti una borsa di studio per giocare da lui
- In Texas? Per farmi linciare?
- (Don) : No, El Paso non è come il resto del Texas ... è più cosmopolita.

Faccio di te quel che voglio
Don : Senza offesa, fratello, ma senza allenamento tu non riesci a superare neanche uno messo male come me
- Non supero lei? ... Io riesco a superarla, a passarcle dietro, sopra, sotto e anche intorno. La faccio girare come una trottola, la annodo come un cappio, le soffio il brunch e la ragazza ... e contemporaneamente prendo a calci il suo cane!

Benvenuti in Texas
- Ma dove cavolo ci stanno portando?
- Secondo me siamo finiti su un altro pianeta, fratello!
- Ehi, Willy ...
- Sì...??
- Hai 10 centesimi?
- Per fare che...?
- Devo chiamare mia madre, e dirle che sono un astronauta e che noi siamo i primi uomini neri sulla Luna.
...
- Che ci fanno tutte quelle carcasse sulla strada?
- Saranno i giocatori dell'anno scorso che cercavano di tornare a New York!

Un dio poco socievole
- El Paso, Texas. Un posto unico al mondo (...). Siete nella terra di Dio.
- Se è la terra di Dio ... è ovvio che il Signore non vuole vicini!

Il principio dell'uguaglianza (un richiamo)
 Venite qui! Ecco un altro esempio di come le teste di legno esistono in tutte le misure, forme e colore!

Fai il messicano
- Ehi, io torno indietro, chi viene con me?
- Devi stare calmo Jerry. Sorridi, dài. Cercate di sembrare messicani.
- Io sono un metro e novantadue!
- Cerca di sembrare tre messicani, allora!

Io resisto
Don - Che c'è? Vuoi mollare? te ne vuoi andare? Se molli adesso, mollerai ogni giorno finché vivrai!
...
- Vedrai ...

Tutto nella tua testa
Alzate la testa, forza! Alzate la testa! Volete scrollarvi di dosso quest'odio? Sta a te scegliere Harry Flournoy! Sta a te scegliere Jerry Armstrong! ... Sta a voi scegliere! Tappate a tutti la bocca. Vincete!

- - -

:-)

' notte

La vita a modo mio

 La paura ha il suo tempo 

Sully al figlio Peter

Vorrei parlare con Willy. 
Vorrei parlare con mio nipote

Sully (rivolto al nipote Willy)
Hai avuto paura? ... Lo sai cosa facevo io alla tua età quando avevo paura? Cercavo di essere coraggioso esattamente per un minuto e la volta dopo cercavo di essere coraggioso per due minuti ...
Tieni [gli porge il suo orologio da taschino] , puoi cronometrarti da solo.
Quando la lancetta grande fa un giro è un minuto ...
Così vedi per quanto tempo ci riesci.

Il filmato QUI
Ci sono nonni più sbagliati di Donald "Sully" Sullivan, garantisco.
A loro (e a tutti voi ) consiglio questo film assolutamente denso di poesia.
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Un albero sulla fontana dei passeri

(Scena introduttiva. L'anziana Beryl Peoples (Jessica Tendy) chiama alla sua maniera Sully (eccezionale Paul Newman) e tra loro si avvia, incalzante, il consueto feroce e intelligente scambio di "offensive quotidiane": 

Beryl, battendo il manico della scopa contro il soffitto :Signor Sullivan! Signor Sullivan! Dio ha sbriciolato in giardino la fontana dei passeri! 
(parlando ad una fotografia) Si sta avvicinando, Clive. L'anno scorso in fondo al viale è caduto un lampione, ora un albero sulla fontana ... Credo che Dio stia aggiustando il suo tiro su di me. Sento che questo sarà l'anno in cui farà calare il sipario.
- - -
Sully (entrando) - E' ancora viva, vecchia signora? Non sarà morta nel sonno?
Beryl : Non ancora!
Sully : Sta parlando da sola, perciò non ci vorrà tanto
Beryl : Le interesserebbe una tazza di tè
Sully : No! Né ora ne mai!
Beryl : Perché si è messo la cravatta? Non sarà di nuovo nei guai con la polizia ... (...) Prima che la sbattano in gattabuia, vuol riparare il parapetto del porticato? E' rotto da un mese...
Sully : Senz'altro, vecchia mia
Beryl : Allora non se ne dimentichi!
Sully : L'ho mai fatto?
Beryl : Siii!
Sully : Questa volta non accadrà! (... poi, incurante) Cosa fa di bello "La Banca" ultimamente?
Beryl : Vorrei che lei non lo chiamasse così!
Sully : Si farà vivo il Giorno del ringraziamento?
Beryl : Sì, mio figlio Clide mi ha invitata al Country Club!
Sully: Ah, ah ... "portiamo le catene che ci forgiamo nella vita"!
Beryl : Immagino che non si ricordi nemmeno chi è che l'ha detto!
Sully : Lei, signorina Beryl. Per tutta la terza media!

- - -
La segretaria di Carl Roebuck a Sully
Segretaria : E' ammalato, è al telefono, è alle Bahamas. Scegli a tuo piacere. Non vuole vederti!

- - -
La retta via non è per tutti

La nuora rivolta a Sully : Come fai a vivere in una cittadina come questa e a non incontrarla continuamente?
Sully : Facile, tesoro. La mia ex moglie e io non bazzichiamo esattamente gli stessi giri. Ad essere sinceri, Vera ha bazzicato sempre la retta via.
Il figlio Peter a Sully : Qualcuno in famiglia doveva farlo!

- - -

Per fortuna a questo mondo qualcuno è ancora disposto a rimanere vestito

Sully (entrando in casa di Carl Roebuck) : Ehiii
Toby (moglie di Carl) : Siii
Sully : Non sei nuda, vero?
Toby : No, ma posso esserlo in due secondi se vuoi
Sully : Ahhh, fa'  con calma (poi, avvedutosi della presenza dell'operaio Laurence, lo saluta) ... Laurence!?
Laurence : Ciao Sully, neanch'io sono nudo
Sully : Ah, grazie al Cielo!

- - -
Un grande amore non si confessa mai

Toby, guardando lo stato di Sully : Dio, come fa un uomo a sporcarsi tanto?
Sully : Lavorando per tuo marito! (...) Quando avrò azzeccato la mia TRIS ... perché non molli come si chiama e scappi via con me?
Toby : E ... dove andremmo?
Sully: Alle Hawaii. In un posto dove fa caldo, dove mettono gli ombrellini nelle bibite, dove ti strofinano con l'olio di cocco (...) Tieni duro!
Toby : Tutto qui. E' qui la somma della tua saggezza in questo caso?
Sully : E' questa la somma della mia saggezza per molti casi!

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Avvocato inconcludente rivolto a Sully : Ah! Eccoti qua. Dove diavolo ti eri cacciato? Ti ho cercato dappertutto ...
Sully : Avresti dovuto arrenderti!
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La schiettezza è tutto

Sully sarcastico  alla segretaria- amante di Carl : Mi piace la donna il cui amore non è in vendita.
Segretaria : Piglialo in culo, Sully. Vado a fare pipì.

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Uno poi si ricrede

Carl : Sei l'unico che conosco tanto scemo da credere nella fortuna
Sully : Credevo nel cervello e nel lavoro prima di incontrarti

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Sully : Quale dei dottori che strapaghi ti ha consigliato di bere, fumare, fottere fino a crepare?
Carl : Sono richieste irragionevoli Sully. Non potevano farmele, conoscendomi.
Sully : Conoscendoti, dovevano ucciderti.

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Beryl : Donald... non le dà mai fastidio non aver voluto usare meglio la vita che Dio le ha donato?
Sully : Non spesso. Qualche volta.
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Questi uomini ...

Ex moglie di Sully : Ieri c'era una trasmissione in televisione che parlava di uomini che non sanno affrontare le responsabilità e di come hanno distrutto la vita dei loro figli. Ti posso garantire che a tuo padre calava a pennello. S'imparano tante cose sugli uomini, in tv.
- - -

Peter al padre : La cosa intelligente la facesti tu, quando scappasti via
Sully : Mi spostai solo di cinque isolati...
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Macerie, di padre in padre

Sully : Sono cresciuto lì. Era la casa di mio padre. Per quanto mi riguarda può anche crollare. Era proprio un capolavoro, tuo nonno.
Peter : In che senso?
Sully : Che era buono quand'era sobrio. Ma non credo che qualcuno sia mai riuscito a vederlo sobrio.

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Schermaglie

Carl : Ehi ...Don Sullivan! Ladro di spazzaneve, avvelenatore di cani, padre segreto e nonno fantasma ... (rivolto a Willy) Tuo nonno ti ha spiegato come si rubano gli spazzaneve? (guardando Sully) ... strano come ti odia questo cane!
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Sully : Accidenti. Non venirmi a dire che aspetta un bambino?!
Carl : Eh ... immagino che tu ora voglia essere il padrino
Sully : Ehi, non posso essere il padre e anche il padrino!Fa' qualcosa anche tu!

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Carl : Non lo so, non lo so ... Forse devo delle scuse a Rub, forse non è lui l'uomo più scemo del paese. Accidenti, Sully, potevi salvarlo questo posto; potevi dargli una sistematina e affittarlo. Oppure potevi venderlo e metterti i soldi in tasca. La l'hai lasciato marcire per metterlo in quel posto al tuo vecchio. Da quand'è che è morto? Trenta, trentacinque anni? E ancora non molli la preda! Bella soddisfazione! Dopotutto         qualcosa nella vita l'hai fatta.  
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Questo film non si racconta facilmente.
 Anche a volerlo trascrivere in minima parte, come io ho tentato di fare, si incorre nel facile errore di sminuirne la portata. Per cui consiglio di ritagliarsi (regalarsi, direi) circa due ore di tempo in uno dei prossimi fine settimana e armarsi di strumenti indispensabili per accogliere in sé la profonda poesia di queste "vite sbagliate" , mal allineate, discordanti e pur tanto giuste per la loro maniera di essere vere e vissute: silenzio, poesia e serenità.
Perché senza questi strumenti fondamentali mi pare impossibile cogliere la bellezza dell'insieme (attori, tutti grandi, musiche, fotografia ...)

un abbraccio
:-)