Foto di Nae Chantaravisoot |
- Cechov, nel 1888, scriveva: " Chi conosce la scienza sente che un pezzo di musica e un albero hanno qualcosa in comune, che l'uno e l'altro sono creati da leggi egualmente logiche e semplici".
Dieci anni dopo a un amico che va a trovarlo in Crimea dice: " Qui ogni albero l'ho piantato io e mi sono cari. Ma ciò che importa non è questo, è il fatto che prima che venissi io qui non c'era che un terreno incolto e fossi pieni di pietrame e cardi selvatici. Ho trasformato quest'angolo perduto in un luogo bello e civile. Lo sa? Fra tre, quattrocento anni, tutta la terra si trasformerà in un bosco fiorito e la vita sarà meravigliosamente leggera e facile". -
Mario Rigoni Stern, Arboreto selvatico
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A me piace condividere e alimentare questo sogno improbabile .
E come sempre, continuo a sperare da pessimista, con una volontà da ottimista.
Per questa ragione segnalo ai facili eradicatori - purtroppo,ce ne sono in ogni amministrazione sul territorio nazionale - la consultazione del sito conalpa.it : prima di mettere mano alle motoseghe, assicurarsi di aver fatto tutto il possibile per evitare inutili e irrimediabili scempi!
un abbraccio
;-)
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