Tra la strada di s. Andrea e il vico Melillo |
I miei giorni di festa più belli , se posso, amo passarli tra i vicoli del mio paese.
Paese è un termine oggi improprio se attribuito a quella che ormai è considerata una vera e propria città. L'anacronismo lessicale però mi è congeniale, riflette la mia intima appartenenza a questo luogo, che non è totale, indiscussa, campanilistica, ampia nel senso geografico. E' invece riservata e ristretta, legata a poche prospettive, a quegli scorci che per me - e forse per me solo - sono importanti e significativi.
Tutto il resto, almeno per quanto mi riguarda, è... città.
I palazzi signorili in questo angolo di mondo sono tanti e di indubbia bellezza.
Li ho apprezzati tardi e dunque non ne conosco molto la storia.
Sono appartenuti a famiglie patrizie locali, alcune delle quali note anche altrove, come gli Jannuzzi e i Marchio, Porro, Zeuli, Squadrilli...
Immagino affascinante e dolente la storia , anche privata, vissuta tra quelle mura.
Nel mio giorno di festa, mi sono soffermato un pò, tra via Federico II di Svevia e Via Isabella d'Inghilterra (ancora oggi chiamate con il loro vecchio odonimo: rispettivamente strada di s.Andrea e vico Melillo) ad apprezzare questo bel monumento alla memoria visto mille e più volte nell'arco della mia vita ma mai accostato e indagato.
Vi penso felici nei vostri giorni di festa
;-)
buona domenica
Le passeggiate domenicali hanno ritmi lenti, luoghi del cuore e profumi d'antant...
RispondiEliminaProprio così, captain
Elimina;-)