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Fiesta, Ernest Hemingway

"Robert Cohn era stato un tempo campione di pugilato di Princeton, categoria pesi medi. Non crediate che questo, come titolo pugilistico, a me faccia una grande impressione, ma per Cohn significava molto. Non gli importava niente della boxe, anzi la detestava, ma l'aveva imparata, con fatica e sino in fondo, per reagire a quel senso di inferiorità e di insicurezza che gli derivava a Princeton dall'essere trattato come un ebreo. Traeva insomma una certa gioia intima dalla consapevolezza di poter mettere fuori combattimento chiunque avesse fatto lo spocchioso con lui, ma, essendo un ragazzo molto timido e assolutamente perbene, non si batté mai se non in palestra. Era il miglior allievo di Spider Kelly.
Spider Kelly insegnava a tutti i giovani signori affidati alle sue cure a boxare come pesi piuma, sia che pesassero cinquanta chili, sia che ne pesassero cento. Ma con Robert Cohn il suo metodo non funzionò. Era davvero molto veloce. Era talmente bravo che Spider s'affrettò a combinargli un incontro con un avversario più forte che gli schiacciò definitivamente il naso. Ciò aumento la ripugnanza di Cohn per il pugilato, ma gli diede anche una strana soddisfazione, e comunque per il suo naso fu un miglioramento. Nell'ultimo anno che trascorse a Princeton leggeva troppo, e cominciò a portare gli occhiali. Non ho mai conosciuto nessuno del suo corso che si ricordasse di lui. "

tratto da
" Fiesta "
di Ernest Hemingway

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