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The Guide
Come scrivevo nel post precedente, Microsoft Word ha già un suo primordiale outliner: è sufficiente seguire la sequenza di comandi Visualizza / Struttura per articolare quattro righe di testo organizzate più o meno in questa maniera:
Ho sempre trovato carente Word da questo punto di vista: poco accattivante come outliner, poco funzionale per certe tipologie di testo. Senza contare che, in certe cose, l'occhio non solo vuole la sua parte ma la esige con forza bruta!
Perciò, in attesa che gli abili sviluppatori di Redmond conferiscono al loro prodotto quel poco di grazia maggiore di cui abbisogna... rivolgo la mia attenzione e il mio interesse verso prodotti molto meno blasonati e, possibilmente, free (quando non proprio opensource).
Ecco perché oggi, dopo aver illustrato le doti e le qualità del già ottimo UV Outliner, vi parlo di
The Guide!
UV Outliner
Un Outliner è un particolare tipo di software adatto a gestire testo in maniera gerarchica, un po' come fa Word nella sua modalità Struttura: si stabiliscono i temi principali per poi relazionarli con eventuali sub-argomenti. In apparenza, sarebbe equivalente ad una struttura per punti elenco ma con la sostanziale differenza che con un outliner solitamente è possibile espandere o contrarre i livelli e spostarli a piacimento, organizzando secondo i propri criteri molte tipologie di testo e le classiche liste To-do.
In UV Outliner non ci sono finestre di dialogo: tutto il lavoro si svolge in un unico pannello, ed è probabilmente questo il punto di forza del programma.
Ho provato in passato altri Outliner ma credo che UV Outliner sia tra i più funzionali, pur nella sua essenzialità: infatti, vi sono veramente pochi strumenti di formattazione ma vi garantisco che non si sente la mancanza di ulteriori tools, tanto più che i file prodotti con UV sono esportabili anche in formato Rich Text.
Nella schermata in alto, tutto - o quasi - quello che c'è da sapere su UV Outliner per incominciare a lavorare.
Vi ricordo che UV Outliner è (attualmente) concesso come freeware e potete trovarlo QUI.
buona giornata
:-)
Paul Dirac
![]() |
| V Congresso di Solvey , incentrato sul tema Elettroni e fotoni (1926) - Paul Dirac è in seconda fila, dietro Einstein e alla sua destra. La sola donna presente, tra Plank e Lorentz, è Marie Curie. |
Venerdì 8 agosto 1902 tutti gli sguardi di Bristol erano rivolti a Londra, dove Edoardo VII sarebbe stato incoronato il giorno seguente. In migliaia presero il treno da Bristol diretto alla capitale per assistere al corteo reale; ma le celebrazioni rappresentarono un evento secondario a casa Dirac. In quello stesso venerdì mattina Flo partorì un bimbo di poco più di 2 chili e mezzo di peso, Paul Adrien Maurice. Come in seguito ricordò la madre, era un bimbo "abbastanza piccolo", con gli occhi marroni, che dormiva con soddisfazione per ore nella sua culla nel tratto del giardino davanti a casa. La madre si preoccupava del fatto che, più di molti bambini, odiava il cibo, ma il dottore di famiglia la rassicurò, in quanto "Paul era a posto, proporzionato in maniera perfetta". I suoi genitori lo soprannominarono "Tiny [Piccolino]".
Quando Felix e Paul erano piccoli, si somigliavano, entrambi con una placida faccia tonda da cherubini e una folta zazzera di riccioli neri. Flo li vestiva alla moda con uno spesso maglione di lana chiuso in alto da un colletto di pizzo bianco di Eton che li copriva fin sulle spalle, come le ali di una grossa farfalla. Dalle lettere di famiglia e dai racconti fatti in seguito da Flo sembra che i due fratelli amassero stare vicini al padre, la cui principale priorità era di incoraggiarli a studiare. A causa dell'assenza di visitatori e senza l'opportunità di socializzare al di fuori della loro stessa famiglia, Paul e Felix probabilmente non apprezzavano di essere allevati in un ambiente così inusuale, una "serra" di educazione privata diretta da un padre che si rivolgeva a loro solo in francese e da una madre che era in grado di parlare solo in inglese. Stando a un testimone, il piccolo Paul Dirac era convinto che uomini e donne parlassero lingue diverse!
L'uomo più strano del mondo
Vita segreta di Paul Dirac
di
Graham Farmelo
Nostra Signora dell'Oblio
La malattia di Alzheimer inizia insidiosamente e decorre nell'arco di 5-10 anni,
svuotando la mente della sua storia e del suo scopo.
Robert C. Collins
" La sua capacità di codificare le informazioni è danneggiata in modo estremamente grave. Se le si mostrano degli oggetti, di solito li denomina correttamente. Immediatamente dopo, tuttavia, ella dimentica tutto. Nella lettura confonde le righe, legge sillabando o senza intonazione. Quando scrive, ripete singole sillabe molte volte, ne omette delle altre e spesso si blocca del tutto molto rapidamente. Quando parla, molto spesso usa frasi che esprimono perplessità o imbarazzo o singole espressioni parafasiche (il versatore del latte invece della tazza); a volte ci si accorge che è completamente incapace di trovare le parole..."
Alois Alzheimer
( Valutazione clinica della paziente Auguste D., 51 anni)
- - -
Vicoli del cuore
Andria 1851
(Achille Vianelli)
Esposto al Metropolitan Museum di New York
- - -
Per fortuna, molto è rimasto.
;-)
buona giornata
Ecco, domani
" E' bello sentirsi dire " a domani".
Non sai come sarà domani,
ma sai che c'è qualcuno pronto
ad affrontarlo con te. "
Antonio Curnetta
Uno dei momenti più "pieni" della mia giornata, di quelli che vivo con totale consapevolezza, è quello in cui apro la mia agenda e giro pagina sul domani.
Andare incontro al domani mi piace.
Mi piace almeno quanto lo stare ben piazzato nell'oggi.
Domani che "programmo" accuratamente, ma che so governato anche dai venti della casualità non meno dell'oggi che sta passando.
Domani in cui le cose andranno un po' come avrò voluto e tanto, ma tanto, così come devono andare.
:-)
buona notte
Andare incontro al domani mi piace.
Mi piace almeno quanto lo stare ben piazzato nell'oggi.
Domani che "programmo" accuratamente, ma che so governato anche dai venti della casualità non meno dell'oggi che sta passando.
Domani in cui le cose andranno un po' come avrò voluto e tanto, ma tanto, così come devono andare.
:-)
buona notte
Lineardex (c)
Se qualche volta avete considerato di gestire la vostra agenda con il sistema visuale, certamente sarete incorsi nei modelli Spiraldex e Chronodex ... o affini.
Graficamente accattivanti, non so quanto poi siano effettivamente funzionali. Senza contare che esiste un concreto limite: il modello a spirale o quello, più complesso, chrono bisogna stamparseli così come sono, con scarse o nulle possibilità di personalizzazione, a meno che non si voglia concretamente smanettare con Excel o, più faticosamente, con Word. In alternativa vi sarebbero i soliti programmi di grafica vettoriale o, extrema ratio, persino Geogebra.
Il mio sistema chiamatelo pure Lineardex (c), che non mi offendo.
Io sono nato per la linearità.
Le cose chiare e lineari mi piacciono.
E se sono anche concrete e visive... tanto meglio.
Nel modello in anteprima ci si orienta facilmente: ci sono elencate alcune attività (Legenda) contraddistinte da un loro colore ( o codice, numero, sigla...). Le stesse attività sono poi riportate nel quadro centrale, cronologico. Per maggiore chiarezza, esiste un rigo sottostante a ciascuna linea cronologica, per meglio specificare le attività riportate.
Il modello è facilmente impostabile in Excel o Word e personalizzabile all'infinito.
Nel caso abbiate difficoltà a realizzarlo, posso fornirvi il link da cui prelevare il modello base.
Io ho preferito in formato A5 perchè sta bene nell'agenda.
Il modello può essere compilato al computer o, muniti di evidenziatori o colori, direttamente su carta.
Il modello può essere compilato al computer o, muniti di evidenziatori o colori, direttamente su carta.
ciao
:-)
Richard Feynman
Sono nato senza conoscere,
e ho avuto solo un po' di tempo per cambiare,
qua e là, questa mia condizione
Richard P. Feynman
James Gleick
autore di
Genio.
La vita e la scienza di Richard Feynman
Pensiero del mattino
Felice giornata
;-)
Questo è quel pergolato
e questa è quell'uva
che la volpe della favola
giudicò poco matura
perché stava troppo in alto
Fate un salto
fatene un altro.
Se non ci arrivate
riprovate domattina,
vedrete che ogni giorno
un poco si avvicina
il dolce frutto:
l'allenamento è tutto.
(G. Rodari)
Che sbaglio essere unilaterali
Che ansia, questa scuola!
E quanti alterchi, quante contestazioni inutili e di parte. Quante generalizzazioni!
Non conosco la professoressa che ha scritto la lettera e dunque non posso pronunciarmi su quanto sia "severa" e in quale maniera lo sia. La "severità" non è un concetto assoluto e può far combriccola tanto con serietà che con intransigenza e autoritarismo. Per cui, dire "sono severa" poco o tanto dice qualcosina ma non dice tutto. Sarebbe interessante invece sapere come venga esercitata questa severità e se si renda necessaria in quale grado, in quali contesti, in quali forme.
E quanti alterchi, quante contestazioni inutili e di parte. Quante generalizzazioni!
Non conosco la professoressa che ha scritto la lettera e dunque non posso pronunciarmi su quanto sia "severa" e in quale maniera lo sia. La "severità" non è un concetto assoluto e può far combriccola tanto con serietà che con intransigenza e autoritarismo. Per cui, dire "sono severa" poco o tanto dice qualcosina ma non dice tutto. Sarebbe interessante invece sapere come venga esercitata questa severità e se si renda necessaria in quale grado, in quali contesti, in quali forme.
Everyman
... e ogni giorno, immancabilmente, dobbiamo considerarci morti.
E' questa l'essenza del Codice dei Samurai
(Yamamoto Tsunetomo)
" Intorno alla fossa, nel cimitero in rovina, c'erano alcuni dei suoi ex colleghi pubblicitari di New York che ricordavano la sua energia e la sua originalità e che dissero alla figlia, Nancy, che era stato un piacere lavorare con lui. C'erano anche delle persone venute su in macchina da Starfish Beach, il villaggio residenziale di pensionati sulla costa del New Jersey dove si era trasferito dal Giorno del Ringraziamento del 2001: gli anziani ai quali fino a poco tempo prima aveva dato lezioni di pittura. E c'erano i due figli maschi delle sue turbolente prime nozze, Randy e Lonny, uomini di mezzà età molto mammoni che di conseguenza sapevano di lui poche cose encomiabili e molte sgradevoli, e che erano presenti per dovere e nulla più. C'erano il fratello maggiore, Howie, e la cognata, venuti in aereo dalla California la sera prima, e c'era una delle sue tre ex mogli, quella di mezzo, la madre di Nancy, Phoebe, una donna alta, magrissima e bianca di capelli, col braccio destro inerte penzoloni sul fianco. Quando Nancy le chiese se voleva dire qualcosa, Phoebe scosse timidamente il capo, ma poi finì per dire con voce sommessa, farfugliando un po': -E' talmente incredibile... Continuo a pensare a quando nuotava nella baia ... Tutto qui. Continuo solo a vederlo mentre nuota nella baia - ."
E' questa l'essenza del Codice dei Samurai
(Yamamoto Tsunetomo)
" Intorno alla fossa, nel cimitero in rovina, c'erano alcuni dei suoi ex colleghi pubblicitari di New York che ricordavano la sua energia e la sua originalità e che dissero alla figlia, Nancy, che era stato un piacere lavorare con lui. C'erano anche delle persone venute su in macchina da Starfish Beach, il villaggio residenziale di pensionati sulla costa del New Jersey dove si era trasferito dal Giorno del Ringraziamento del 2001: gli anziani ai quali fino a poco tempo prima aveva dato lezioni di pittura. E c'erano i due figli maschi delle sue turbolente prime nozze, Randy e Lonny, uomini di mezzà età molto mammoni che di conseguenza sapevano di lui poche cose encomiabili e molte sgradevoli, e che erano presenti per dovere e nulla più. C'erano il fratello maggiore, Howie, e la cognata, venuti in aereo dalla California la sera prima, e c'era una delle sue tre ex mogli, quella di mezzo, la madre di Nancy, Phoebe, una donna alta, magrissima e bianca di capelli, col braccio destro inerte penzoloni sul fianco. Quando Nancy le chiese se voleva dire qualcosa, Phoebe scosse timidamente il capo, ma poi finì per dire con voce sommessa, farfugliando un po': -E' talmente incredibile... Continuo a pensare a quando nuotava nella baia ... Tutto qui. Continuo solo a vederlo mentre nuota nella baia - ."
Incipit tratto da
Everyman
di Philip Roth
Robusti virgulti
S.N. è la nuova insegnante di matematica del Liceo Scientifico.
Per "nuova" intendo dire che l'anno scorso, nella sezione in cui è iscritto mio figlio, c'era un'altra insegnate prima di questa. Era più giovane dell'attuale e pensavo che certe sue valutazioni, certe maniere di esprimersi in classe potessero, almeno in parte, spiegarsi alla luce della sua inesperienza. Esigeva, nelle interrogazioni, una pedissequa aderenza al testo; lei stessa interrogava con il testo aperto davanti a sé.
Il testo era la sua bibbia, la sua zavorra e il bilancino di precisione che utilizzava per stimare once di spremuto valore.
Aveva espressioni disdicevoli e non poche volte "dava di testa" sbroccando le sue furiose insoddisfazioni nelle ore di lezione.Il più delle volte si trattava di sterili e rabbiose invettive sui colleghi, sulla presunta disistima che si aveva di lei...
I ragazzi, nel mentre, fungevano da passivi timpani fonoassorbenti e antistess, spettatori, loro malgrado, del triste spettacolo di un adulto in preda a insopprimibili e violente crisi di egotismo.
Tra killer e vampiri
Che il mondo fosse popolato da ben strana gente, l'ho sempre pensato.
Quello che non sapevo è che esiste un'ampia letteratura su quelli che vengono definiti "vampiri energetici" (Vampiri energetici, Mario Corte) o, detto in altra maniera, "killer dell'anima".
Per chi come me fosse legato ad una terminologia più tradizionale, si tratta dei vecchi e detestabili manipolatori.
Giornale di bordo
La mia gestione del tempo è una cosa del tutto personale.
Non l'ho imparata in nessuna maniera convenzionale, solo spinto dalla necessità di fare "presto e bene".
Pur essendo attratto dalla "gestione visuale" delle attività (sapete, quelle cose tipo Chronodex, Spiraldex...) me ne tengo alla larga per mancanza di tempo e ... di pazienza: mi sembrano procedure poco adatte a chi ha voglia di fare presto e, soprattutto, deve reggere ritmi incalzanti.
Insomma, non mi ci vedo a fare ghirigori mentre ho tanto da fare.
Il lato artistico della mia persona, molto ben custodito da qualche parte, tende a esprimersi in altri contesti.
Tuttavia, ho anch'io un'anima "visuale", al punto che da anni preferisco gestire la mia agenda elettronica con EPIM piuttosto che con più blasonati PMI. Questo, perché EPIM ha questa componente "visuale" che soddisfa il lato artistico-efficiente della mia personalità.
Tuttavia, poiché non posso ancorarmi al computer (anche se, va detto, EPIM sincronizza in maniera soddisfacente) e alla mia cara agenda cartacea sono troppo legato affettivamente, col tempo ho sviluppato un sistema di gestione che mette tutti in sintonia, elettronico e cartaceo:
Il modello, come altri di simile concezione, mostra chiaramente quali siano i limiti di una giornata e quindi permette, con uno sguardo, di capire se abbiamo effettivamente il tempo di svolgere tutte le mansioni che ci siamo prefissati o meno. Il cosiddetto tempo materiale - lo verificherete anche voi - non ha tutta quell'elasticità che concediamo invece al tempo creduto e pensato.
Che è spesso tempo immaginato di sana pianta.
:-)
A sinistra una ipotetica giornata compilata a penna.
A destra lo stesso modello compilato al computer.
QUI il modello in pdf per quanti volessero utilizzarlo.
ciao
;-)
... per altri cieli
Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso,
e la saggezza di comprendere sempre la differenza.
Dio mi conceda la pazienza di aspettare i cambiamenti
che richiedono tempo,
e la gratitudine per tutto ciò che ho,
la tolleranza verso coloro che hanno altre difficoltà
e la forza di alzarmi e di ritentare.
Friedrich Christoph Oetinger
( 1702 - 1782 )
- - -
Quanto buon senso in queste parole.
E quanta confidenza con se stessi, quanta intimità con il proprio Io.
Se a noi stessi riuscissimo sempre a parlare con questo tono, se riuscissimo, anche nel trambusto quotidiano, a dirci "aspetta e taci" oppure " lascia fuori di te questo, che è solo male".
Se riuscissimo qualche volta a dire " Anche la sua vita, anche la vita degli altri, è bella come la mia e degna di accoglienza, di accettazione".
Se riuscissimo a dirci queste cose... forse riusciremmo a farne altre che ancora non facciamo, e vedremmo il mondo rinverdire e rinascere, forse.
Certamente però riusciremmo ad essere più distanti da quanto ci ferisce, più accorti con quanti prevaricano, aggrediscono e mentono.
E nello stesso tempo, finalmente, riusciremmo a dire una cosa grande come questa:
" Io tutto questo lo accetto... ma vivo altrove, son fatto per cieli diversi".
La mia giornata si chiude così come vi ho scritto.
Con questa parola generosa di ascendenze e foriera di consolazione.
ACCEPTANCE
Accettazione.
;-)
serena notte
L'uomo puntuale
" Io sono, ahimé, puntuale dalla nascita. Sono nato al nono mese spaccato, piangevo per il latte ogni quattro ore, non sono mai arrivato in ritardo né all'asilo né a scuola, né in ufficio, o aun qualsiasi appuntamento, alzabandiera o funerale.
Ero puntuale in un mondo di non puntuali, e non sono mai riuscito a smettere.
Minuti e minuti, che fanno ore, ad aspettare coi fiori in mano la donna amata, ore interminabili da solo al ristorante mentre gli amici erano ancora a farsi la barba, ore di noia in ufficio aspettando l'inizio della riunione, ore di tosse a teatro davanti a un sipario che non si alzava.
La vita di un uomo puntuale è un inferno di solitudini immeritate
Così è la vita del puntuale. "
Stefano Benni
( L'uomo puntuale, in L'ultima lacrima)
- - -
Non ne facciamo un dramma però : lo stesso può dirsi di tante altre belle cose, no?
Il fatto è che anche per le cose più belle e sensate, anche per quelle che pensiamo scontate, esiste una specie di legge naturale che sembra voler castigare chi non sta nella misura degli altri, chi esce fuori dal gruppo anche se per "eccesso" di zelo, di senso di dovere, di pulizia morale, di cortesia e, certo, di puntualità.
;-)
Quanti possibili inferni di solitudini immeritate!
:-)
gioioso weekend a tutti
Ante omnia ...
Sumat igitur ante omnia parentis erga discipulos suos animum...
Prima di tutto il maestro assuma nei confronti dei suoi allievi la disposizione d'animo di un padre e pensi che egli subentra al posto di coloro che gli affidano i figli.
Egli stesso non abbia vizi e non ne tolleri.
La sua severità non sia opprimente e non esageri nel dare confidenza, per non suscitare da una parte odio, dall'altra disprezzo.
Parli moltissimo dell'onestà e del bene: infatti, quanto più spesso ammonirà, tanto più raramente punirà; non sia assolutamente irascibile e tuttavia non tralasci di correggere, sia semplice nell'insegnamento, resistente nella fatica, metodico piuttosto che incostante.
Risponda volentieri a chi pone domande, interroghi di sua iniziativa quelli che non lo fanno.
Nel correggere non sia aspro e offensivo: proprio questo, infatti, allontana molti dal proposito di studiare, ossia il fatto che alcuni insegnanti rimproverano come se odiassero.
(Quintiliano)
Il primo pensiero
Ho ricevuto questo pensiero da una mia cara amica, e le sono grato.
So che viene attribuito a papa Francesco ma non credo che sia un pensiero nato dalla sua pur splendida sensibilità: scrive e scriverà molte cose belle, ma non ha scritto quanto segue.
Forse però ne ha letto qualche stralcio pubblicamente.
Lo scritto - io non l'ho letto da fonti dirette ma probabilmente "gira" dal 2008 - è attribuito sul web a varie personaggi e testi: c'è chi parla di un anonimo sudamericano mentre altri citano il libro "Dieci regole per essere felici" di Augusto Cury.
Io rifletto sul fatto che... anche quest'anno è iniziato nell'incertezza.
Piccola e piacevole, senza alcun dubbio, ma incertezza non meno delle altre.
Una condizione che ci mette spesso a disagio: noi umani amiamo le cose certe!
Però ... è l'incertezza la condizione di chi viaggia, di chi nasce, di quanti vanno da un continente all'altro e di chi cerca qualcosa, di quanti scommettono tutto su un amore che sembrava perduto o su un figlio che nasce.
E' l'incertezza che ci accompagna ad ogni passo della vita, persino nell'ultimo e più estremo.
Bentornata incertezza, allora, in questo nuovo 2016!
Che ci sia data la grazia e il coraggio di accoglierla come sorella nel vivere quotidiano.
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