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Di che si occupa l'etica

" Esistono discipline che si studiano semplicemente per il desiderio di conoscere cose nuove; altre per apprendere a fare qualcosa o a utilizzare qualche strumento; e la maggior parte servono per trovare lavoro e guadagnarsi la vita. Ma di tutti questi studi si può tranquillamente fare a meno se uno non è portato per curiosità naturale o costretto da qualche necessità a dedicarcisi.

Le forme di conoscenza interessanti ma non indispensabili a vivere sono moltissime: personalmente, per esempio, mi dispiace non sapere un accidente di astrofisica e di ebanisteria, cose che ad altri daranno certamente molte soddisfazioni, ma questo non mi ha impedito di tirare avanti fino a oggi. E tu, se non sbaglio, te la cavi bene con le regole del calcio, ma non sei ferrato nel baseball. Non ha importanza: ti diverti quando ci sono i mondiali, te ne freghi della National League americana, e tutto va bene.
 Voglio dire che certe cose si possono imparare o no, come ti pare. Siccome nessuno è in grado di sapere tutto, non possiamo che accettare con umiltà il fatto che in tante cose siamo ignoranti. Si può vivere benissimo senza sapere niente di astrofisica, ebanisteria o di calcio, e perfino senza sapere né leggere né scrivere: si vive peggio, se vuoi, ma si vive.

Invece ci sono altre cose che bisogna sapere per forza, perchè ne va della nostra vita, come si dice.E' necessario sapere, per esempio, che buttarsi dal sesto piano non fa bene alla salute; oppure che una dieta a base di chiodi (...) non vi farà arrivare alla vecchiaia. Non è consigliabile ignorare che se uno ogni volta che incrocia il vicino di casa gli molla uno schiaffone, prima o poi andrà a finire male. Queste stupidaggini sono importanti. Si può vivere in molti modi, ma ci sono modi che non permettono di vivere.

Per farla breve, tra tutte le scienze ne esiste almeno una di cui non si può fare a meno: sapere che certe cose ci convengono e altre no. (...)
Certe cose ci risultano utili e le chiamiamo "buone" perchè ci fanno bene; altre invece ci fanno male e queste le chiamiamo "cattive". sapere che cosa ci è utile, ossia distinguere tra il bene e il male (sottolineatura mia) , è una conoscenza che tutti cerchiamo di acquisire (...) perchè vantaggiosa "

tratto da
" Etica per un figlio "
di Fernando Savater

Tripartiti !

" Aristotele (Eth.Nicom. I,8) ha suddiviso i beni della vita umana in tre classi : quelli esteriori, quelli dell'anima e quelli del corpo. Conservando di tutto ciò soltanto la tripartizione, io dico che ciò che costituisce la differenza della sorte dei mortali, si può far risalire a tre determinazioni fondamentali. Esse sono:
1) ciò che si è : dunque, la personalità nel suo significato più largo. Vi sono comprese quindi la salute, la forza, la bellezza, il temperamento, il carattere morale, l'intelligenza e l'educazionde di essa;
2) ciò che si ha : dunque, la proprietà e il possesso in qualsiasi senso;
3) ciò che si rappresenta : com'è noto, con questa espressione si intende ciò che uno è nella rappresentazione degli altri, dunque il modo in cui è da loro rappresentato. Consiste quindi nell'opinione che hanno di lui, e si suddivide in onore, grado sociale e gloria. "

tratto da
" Aforismi sulla saggezza del vivere"
di Arthur Schopenhauer