Una oligarchia di insaziabili bramini
Da Tocqueville a De Gregorio: la deriva della classe politica
La pianeggiante Comunità montana di Palagiano è unica al mondo: non ha salite, non ha discese e svetta a 39 (trentanove) metri sul mare. Con un cucuzzolo, ai margini del territorio comunale, che troneggia himalaiano a quota 86. Cioè 12 metri meno del campanile di San Marco. Vi chiederete: cosa ci fa una Comunità montana adagiata nella campagna di Taranto piatta come un biliardo?
Detta alla bocconiana, l'ente pubblico pugliese ha due mission. Una è dimostrare che gli amministratori italiani, che già s'erano inventati in Calabria un lago inesistente a Piano della Lacina e un'immensa tenuta di ulivi secolari nel mare (catastale) di Gioia Tauro, possono rivaleggiare in fantasia con l'abate Balthazard che si inventò l'"isola dei filosofi" dove non esisteva un governo perché i suoi abitanti non riuscivano a decidere insieme quale fosse "il sistema meno oppressivo e più illuminato". L'altra è distribuire un pò di poltrone. Obiettivo assai più concreto della salvaguardia di un borgo alpino o della sistemazione di una mulattiera appenninica.
Certo, le Comunità montane sono solo un pezzetto della grande torta. Mapossono aiutare meglio di ogni altra cosa a capire come una certa politica, o meglio la sua caricatura obesa, ingorda e autoreferenziale, sia diventata una Casta e abbia invaso l'intera società italiana. Ponendosi sempre meno l'obiettivo del bene comune e della sana amministrazione per perseguire piuttosto quello di alimentare se stessa. Obiettivo sempre più disperato e irraggiungibile via via che la bulimia ha contagiato tutti: deputati, assessori regionali, sindaci, consiglieri circoscrizionali, assistenti parlamentari, portaborse e reggipanza. Fino a dilagare, nel tentativo di strappare metro per metro nuovi spazi, nelle aziende sanitarie, nelle municipalizzate, nelle società miste, nelle fondazioni, nei giornali, nei festival di canzonette e nei tornei di calcio rionali... Una spirale che non solo fa torto alle migliaia di persone perbene, a destra e a sinistra, che si dedicano alla politica in modo serio e pulito. Ma che è suicida: più potere per fare più soldi, più soldi per prendere più potere e ancora più potere per fare più soldi...
tratto da
La Casta
di G.A. Stella e S. Rizzo
Un altro Incipit che devo forzarmi di non protrarre oltre il consentito. Se potete, leggetelo questo libro documetatissimo e ben scritto. Certo ne trarrete beneficio, a dispetto di una realtà, quella politica italiana, che non concede molte ragioni per "godersela". Tuttavia il libro è bello, scritto molto bene e permette certamente di poter vedere la realtà quotidiana con occhi diversi, con maggior coscienza dei meccanismi che governano il nostro comune vivere quotidiano.