L'uomo si è accorto subito che la sua vita è, rispetto a ciò che egli può immaginare, incredibilmente breve, addirittura qualche cosa di assurdo, uno "scherzo di natura". Noi siamo abituati ai lamenti dei poeti e dei filosofi sul tempo che fugge, che vola in un attimo, alla vita che sembra trascorsa in un istante, da considerarle cose banali e noiose. ma spesso ciò che è veramente importante è proprio ciò che è più ovvio, più risaputo, più banale. Se, da che mondo è mondo, gli uomini si sono sempre lamentati della brevità della loro vita, se hanno continuamente ripetuto che questa vita è un istante e niente più, vuol dire che questa è un'esperienza fondamentale, essenziale, primordiale e ricorrente. Noi non possiamo considerarla come un errore, o un lamento, o una esagerazione. Se c'è vuol dire che ha una ragione ed una ragione profonda. Questo è il nostro punto di partenza: l'uomo è insoddisfatto della sua natura ed ha una ragione per esserlo, una ragione importante. "
Incipit da:
L'ALBERO DELLA VITA
di Francesco Alberoni
N.B.: Da questo post, cercherò, potendo, di allegare le copertine dei libri da cui traggo i miei incipit, dal momento che credo che un libro parli di sé ancor prima di essere aperto. Come potete vedere, questo è un libro che ho molto letto, molto sottolineato e molto amato. Uno dei miei primissimi libri "formativi".
Ciao
;-)