Il ritorno
Sono le ore 10:00 del 23 marzo del 1944, siamo a Bari nella sede del Circolo Matteotti, al primo piano di via Sagarriga Visconti 222; si stanno svolgendo i lavori del I Congresso dei Lavoratori agricoli della provincia di Bari. Nel centro-nord si combatte e si combatterà ancora per molto contro i tedeschi; il Mezzogiorno, finalmente libero, è invece sotto il controllo degli anglo-americani, ecco perchè in prima fila, a seguire l'assise, siede anche il maggiore Glenn E. Riddel, in rappresentanza della Commissione alleata di controllo; essere lì consente di cogliere le fasi evolutive di un dopoguerra politicamente incerto. La ricostruzione degli organismi rappresentativi dei lavoratori è la riprova più evidente e incoraggiante della caduta del regime fascista e del graduale ritorno alla democrazia. Gli aspetti più genuini e spontanei di questo clima si colgono nel verbale del Congresso che vede intrecciarsi i sentimenti legati alle speranze del nuovo con i tristi richiami agli anni della dittatura costata fame e sangue soprattutto alle fasce più deboli, carne da macello per le follie belliche"
tratto da
"La fame violenta"
di Raffaele Pirro
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