" Era l'anno in cui l'uomo sbarcò sulla Luna per la prima volta, ma l'estate passò egualmente veloce, malgrado quella notte tutte le figure in televisione saltellassero sulla crosta lunare al rallentatore. Le lancette degli orologi rimasero incerte per un istante, esitarono, vibrarono nere sul quadrante bianco, l'avvenimento sembrava averle inchiodate, poi ricominciarono a correre come al solito. Secondi, minuti, ore, giorni, settimane. L'estate sparì chissà dove lasciando negli occhi la scia di quei lenti e sfocati rimbalzi. Venne la scuola,anzi tornò col suo carico di libri e di grembiuli ogni anno più pesanti e ogni anno più ruvidi, e poi subito a ruota venne il Natale. Natale! Che periodo bastardo! Era come se il riscaldamento delle case aumentasse all'improvviso, fino al soffocamento. La scuola chiudeva, la piscina chiudeva, i parenti impazzivano per preparare un pasto che sarebbe risultato interminabile e disgustoso, tutto funghetti e creme amare, pappette e strani pesci viscidi (...) "
Il bambino scettico
di
Edoardo Albinati
in
Italiana
Antologia dei nuovi narratori
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